Rivista Meridiana

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Per gli autori

I testi devono essere forniti di note a piè di pagina e non di una bibliografia posta alla fine dell’articolo.
I testi dovrebbero avere una lunghezza compresa tra le 35.000 e le 60.000 battute note comprese e spazi inclusi e devono essere organizzati in paragrafi titolati (ciascun paragrafo di circa 10.000-20.000 battute).  
La redazione si riserva di intervenire sul titolo dell’articolo e dei paragrafi.
Alla consegna l’articolo deve essere corredato da un breve summary in lingua inglese* e da un profilo biografico** dell’autore.

* un breve abstract in inglese dell'articolo (anche il titolo deve essere tradotto), la cui lunghezza deve essere compresa tra un minimo di 1000 e un massimo di 1400 caratteri spazi inclusi.

** un breve profilo biografico, la cui lunghezza può essere al massimo di 700 caratteri spazi inclusi.



Note

Le note devono rispettare il seguente modello di riferimento:

Citazione di volume: iniziale del nome proprio dell'autore cognome dell'autore (se gli autori sono due o più sono legati da una virgola), titolo del volume in corsivo, casa editrice, luogo di pubblicazione e anno; volume, tomo, parte, pagina.

Esempi:
F. Crespi, Teoria dell'agire sociale, il Mulino, Bologna 1999, p. 337.
U. Santino, G. La Fiura, L'impresa mafiosa. Dall'Italia agli Stati Uniti, Franco Angeli, Milano 1990, pp. 20-9.
B. Amoroso, Globalizzazione e criminalità, in I crimini della globalizzazione, a cura di M.A. Pirrone e S. Vaccaro, Asterios, Trieste 2002, pp. 53 e 55.


Citazione di articolo: iniziale del nome proprio dell'autore cognome dell'autore (se gli autori sono due o più sono legati da una virgola); titolo dell'articolo, in corsivo; titolo del periodico in tondo tra virgolette, preceduto da in; serie, annata o volume, numero, anno, pagine, pagina.

Esempio:
P. Leon, Le piccole imprese fra ciclo recessivo e unificazione europea, in «Politica ed Economia», s.  iii , xx iii , 4, 1992, pp. 115-75.


Citazione di saggio contenuto in un volume collettaneo: iniziale del nome proprio dell'autore, cognome dell'autore (se gli autori sono più di uno sono legati da una virgola senza la "e"); titolo dell'articolo, in corsivo, in titolo del volume in corsivo, a cura di iniziale del nome proprio del curatore, cognome del curatore (se gli autori sono più di uno sono legati da una e), casa editrice, luogo anno, pagine, pagina.

Esempio:
C. Bertelli, La fedeltà incostante. Schede per la fotografia nella storia d'Italia fino al 1945, in Storia d'Italia, Annali 2, L'immagine fotografica 1845-1945, a cura di C. Bertelli e G. Bollati, Einaudi, Torino 1979, t. II, pp. 36-222, p. 195.
Quando si cita un'opera già citata in precedenza si indica il cognome dell'autore e le prime tre-quattro parole del titolo senza punti di sospensione né virgola seguiti da cit. (e la pagina o le pagine).

Esempio:
Fantò, L'impresa a partecipazione mafiosa cit., p. 10.


Quando una nota rimanda alla stessa opera citata nella nota precedente si usa: ibid. se si riferisce alla medesima pagina, «ivi» se l'opera è la stessa ma a pagina diversa, con l'indicazione della pagina (anche per riviste e archivi).

Esempio:
11 Becchi, Criminalità organizzata cit., p. 106.
12 Ivi, pp. 22-6.
35 P. Vineis, Modelli di rischio. Epidemiologia e causalità, Einaudi, Torino 1990, p. 15.
36 Ibid.


Se l'autore è lo stesso della citazione precedente ma cambia il titolo si usa «Id.»; se gli autori sono due o più si ripete il cognome

Esempi:
Catanzaro, Il delitto come impresa cit.; Id., Recenti studi sulla mafia, in «Polis», 2, 1993, pp. 37-94.

17 M. Carrieri, C. Damiano, U. Bruno, Il lavoro che cambia. La più vasta ricerca sui lavoratori italiani, Ediesse, Roma 2005.
18 Carrieri, Damiano, Bruno, Il lavoro che noia!, Ediesse, Roma 2006.


Nel caso il testo sia un working paper va indicato per esteso in tondo, seguito dal numero progressivo:

Esempio:
V. Catanzaro, Il delitto come impresa, working paper n. 3723.


Quando non si dispone dei numeri di pagina esatti si indica la prosecuzione dalla prima pagina nella seguente maniera:
pp. 15 sgg.

Gli esponenti di nota vanno dopo la chiusura di eventuali virgolette o parentesi e sempre prima dei punti d'interpunzione. Fanno eccezione a questa regola i casi in cui la frase è chiusa da un punto interrogativo o esclamativo.


 
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